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Recentemente la Banca nazionale svizzera ha attuato la rimozione della soglia di cambio tra l’euro e il franco svizzero. Causa di un’iniziale scossa all’interno dei mercati di riferimento, tale decisione potrebbe causare l’insorgere di scenari complessi all’interno della Confederazione elvetica e nei Paesi strettamente connessi.

Introdotta nel 2011 per garantire un corretto equilibrio nel cambio con la moneta unica europea, la soglia minima recentemente ha visto l’annullamento per mezzo del provvedimento attuato dalla Bns. I motivi che hanno spinto la Banca nazionale svizzera ad intraprendere questa strada sono molteplici, come il deprezzamento dell’euro e il costante aumento della quantità di franchi necessari per non oltrepassare la soglia minima con ripercussioni nel mercato immobiliare.

Tale provvedimento, secondo i criteri presentati dalla banca nazionale elvetica, vede il generarsi di una serie di effetti positivi per quanto concerne il mercato italiano. Con l’incremento del potere d’acquisto da parete del franco rispetto all’euro, viene generato all’interno della Confederazione Elvetica un conseguenziale incentivo per l’acquisto e l’importazione di prodotti italiani.

Secondo quanto descritto, e le diverse opinioni, Cogefim è pronto a cogliere le diverse opportunità di investimento, promuovendo nello stesso tempo il proprio brand e i propri clienti nel mercato svizzero.

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