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Cogefim riporta quanto emerso dall’indagine condotta da Cst per Confesercenti, che ha analizzato l’andamento del settore balneare.

Tale studio ha evidenziato come il caldo e l’afa di quest’estate abbiano incentivato il turismo a muoversi verso le località marittime nostrane: è stato registrato l’aumento più significativo degli ultimi 10 anni con una crescita delle presenze pari a +1,9 milioni. Si è passati dai 81.623.841 del 2016 a ben 83.527.423.
Dal 2006 a oggi il settore ha registrato una crescita continua grazie alla spinta portata dal turismo estero: i turisti internazionali sono aumentati in media del 19,2%, mentre in zone tradizionalmente gettonate come Rimini, Caorle e Chioggia le presenze straniere hanno registrato un incremento del 20%. Crescite sopra la media, rispettivamente del 37% e del 68%, si sono manifestate a Capri e a Ortobello, che devono tale fenomeno a un vero e proprio boom. Dal 2016 a oggi i turisti internazionali sono passati da 28.111.964 a 29.191.463.
Stando a quanto dichiarato dagli imprenditori delle zone balneari, relativamente alla provenienza geografica di questo turismo estero, è cresciuta l’affluenza di tedeschi, svizzeri, austriaci, francesi, olandesi e cinesi mentre stabili sono rimasti i numeri di britannici, statunitensi, scandinavi, russi, canadesi e brasiliani.
Il settore turistico italiano è in grado di accogliere tali cifre grazie alle sue strutture a alla sua organizzazione; infatti esso può vantare 47 mila imprese, divise in 9 mila strutture alberghiere e 38 mila strutture extra – alberghiere. I posti letto complessivi sono 824.083, di cui 687 mila offerti dalle imprese alberghiere e 923 mila sono extra – alberghiere.
L’altissimo apprezzamento riscosso da parte del sistema balneare italiano, sia presso gli italiani che gli stranieri è descritto dalla dichiarazione di Vincenzo Lardinelli, il presidente di Fiba, che lo descrive come: “Un sistema con una storia antica, che rappresenta la principale attrattiva del nostro turismo, […]. Le località marine italiane, con i loro stabilimenti ed alberghi, sono un unicum nel mondo: in nessun paese l’offerta di servizi in località di mare è paragonabile alla nostra […]”.
Sempre facendo appello a quanto emerso dall’analisi condotta da Cst per Confesercenti le aree che hanno potuto osservare un aumento della domanda sono: isole e sud (+3,9%) e nord (+3,3%).